SARZANA – Il Pd ha deciso. Anzi ha quasi deciso. Anzi, no.
La deadline per la scelta del Partito democratico sarzanese era fissata per ieri.
Insomma i piddini della città delle fortezze e degli avi italiani di Napoleone avevano promesso di sciogliere il dilemma entro ieri. Invece dalle stanze del segretario cittadino del soggetto politico di Enrico Letta ancora nessuna presa di posizione è venuta fuori. Fra le altre cose, insomma, ieri sera oltre ad aver sicuramente toccato ancora un nodo interno, il centro-sinistra in assise privata avrebbe dovuto confrontarsi sulla strada da seguire. Ché, insomma, il Pd appunto aveva chiamato a raccolta tutti: da Iv a Sinistra italiana, passando per Rifondazione.
Nonostante alcuni dei diversi soggetti della sempre più ampia galassia composta da sigle di centro e sinistra avessero già annunciato una chiara posizione sulle amministrative sarzanesi del 2023.
Per ricordare alcuni esempi: i 5S paiono ancora sulla ferma scelta di una corsa autonoma. Qualche ora fa la seppur poco influente Azione ha fatto sapere invece che aspetterà tutti i nomi ai posti di partenza; Italia viva e Partito comunista avevano addirittura annunciato sostegno alla formazione civica di Guccinelli e così via. Epperò il segretario Rosolino Vico Ricci rimane muto.
Renzo Guccinelli, già sindaco della cittadina e per due volte consecutive assessore regionale a Genova, per l’ennesima occasione nel frattempo aveva anticipato tutti quanti.
Dopo, infatti, essersi presentato anzitempo come candidato civico per contrastare la sindaca uscente Cristina Ponzanelli, Guccinelli ha lanciato una data pubblica. La convocazione della città è questa volta per l’11 novembre alle 21.00, in Sala della Repubblica, dove il navigato politico proporrà il suo programma alla comunità. Per contrastare una totiana Ponzanelli sempre più con un piede in FdI, l’ex Pci, Pds, Ds e Pd parte insomma da molto lontano.
I piddini sarzanesi dal canto loro sembrano ancora nell’annunciato stato di ambasce. Perché una fronda interna spinge per un sostegno senza remore al Guccinelli. Con tanto di volti noti già provati a sostegno, pure perdenti a vario titolo della scorsa sfida con Ponzanelli.
Una parte, poi, vorrebbe un candidato alternativo. Mentre ad un’altra ancora piacerebbe puntare sul nuovo che avanza. Per uscire in maniera forte, direbbe il solito Nicola Caprioni, da una crisi tutta di partito. Dove si sente fortemente la difficoltà dello sbandamento in una posizione a metà fra “nuovismo e arcaico”.
In tutto ciò va rimarcato che da una parte e dall’altra dello stesso Pd, esistono una serie di veti e condizioni da tenere a mente. C’é chi per esempio non vuole a prescindere un accordo con l’ex sindaco di anni or sono; chi vuole per forza un accordo con Federica Giorgi e i suoi pentastellati; chi punta sui giovani, fra i quali comunque la maggior parte piddini, per tenere insieme la cordata anti-Ponzanelli.
Il giovane al quale maggiormente si fa sempre riferimento è quel Marco Lorenzo Baruzzo che comunque non ha ancora presentato formalmente la sua disponibilità a correre per la poltrona più importante di Palazzo Roderio.
Ma qualcosa potrebbe cambiare domani. Quando ancora presso la Sala della Repubblica, almeno lui prima di Guccinelli, incontrerà la cittadinanza sarzanese. Alle 16.00. Seppure in questo caso andrebbe specificato che Baruzzo ha proposto il momento pubblico per “mettere i contenuti prima dei nomi e aprire un discorso collettivo”.
Baruzzo è per adesso il riferimento di qualche centinaio di persone firmatarie di una nota lettera quale richiesta di rinnovamento del campo progressista.
Giovane editore a Napoli, Marco Baruzzo è da anni impegnato con Libera contro le mafie.
NUNZIO FESTA
Foto di copertina: Città della Spezia.com