LA SPEZIA – Confcommercio lancia la campagna social “#Sos bollette – Non spegneteci!” a contrasto della pandemia energetica.
Nella sede via Fontevivo della Confcommercio La Spezia, questa mattina, è stato fatto il punto sulle difficoltà che stanno vivendo le imprese del territorio appartenenti a Fipe e Federalberghi e aderenti al settore Turismo dell’Ente. Stiamo parlando di oltre 750 imprese nel settore Horeca tra alberghi, ristoranti e bar. Attività che gestiscono oltre 3 mila persone, molte di queste con contratto a tempo indeterminato.
“Le imprese – hanno sottolineato numeri alla mano gli organizzatori della conferenza stampa – pagano annualmente sul territorio provinciale più di 15 milioni di euro solo per la tassa dei rifiuti, solo per fare un esempio del contributo all’economia e alle casse statali. Si tratta delle imprese appartenenti alla categoria che più ha sofferto durante il periodo della pandemia che, per come è stato gestito e per l’esiguità degli aiuti arrivati nelle nostre aziende, è stato causa di chiusura di un elevato numero di piccole attività.”
“Dopo gli effetti della pandemia – rincarano gli esercenti – ci troviamo oggi ad affrontare il prezzo di una crisi energetica che altro non è che il risultato di una politica miope dei governi che si sono succeduti negli ultimi quarant’anni.
Si parla di una previsione di chiusura del 25/30% delle attività se non si porrà un freno a questi aumenti incontrollati che rischiano di travolgere il nostro tessuto produttivo in maniera irreversibile“.
Per la maggior parte si tratta di aziende a conduzione familiare, che hanno continuato a investire sul territorio nonostante le varie crisi che si sono susseguite a partire dal 2008 ad oggi.
“Se in questo momento questa percentuale fosse riportata sul tessuto spezzino ci troveremo di fronte a 200 aziende chiuse, 900 persone che perderebbero il proprio reddito, senza contare le famiglie dei piccoli imprenditori. Una vera e propria bomba sociale. Le ricadute sarebbero su tutta la filiera: i proprietari dei fondi immobiliari, i grossisti, i panifici (che già subiscono gli aumenti), i rappresentanti, i professionisti come commercialisti e consulenti del lavoro, le associazioni che si occupano di corsi di formazione e i Comuni con le varie tasse e imposte locali” chiosano i rappresentanti delle sigle di settore.
Dunque Fipe e Federalberghi hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza, partendo dalle necessità di spiegare gli aumenti sui menù.
Parte oggi insomma la nuova campagna social di Confcommercio “#SOSbollette – Non spegneteci!”, nata con il sostegno di Confcommecio.
“Iniziativa che ha l’obiettivo di sostenere le imprese del terziario di fronte alla nuova pandemia energetica che sta mettendo in ginocchio interi settori“.
La campagna nel contempo è pensata per rinnovare la richiesta al mondo della politica di mettere in campo azioni adeguate, mirate e risolutive. Sicuramente molto di più, innanzitutto, di quello che è stato fatto fino a oggi.
NUNZIO FESTA