Le spezie conferiscono gusto e aroma ai piatti ma non solo, grazie alle loro proprietà benefiche e curative risultano ideali in più situazioni!
Quali sono le principali spezie? Quali i loro effetti benefici? E come utilizzarle? Vediamolo insieme…
Spezie o erbe aromatiche?
Il termine “spezie” identifica una grandissima varietà di sostanze aromatiche di origine vegetale, comunemente utilizzate in cucina per insaporire piatti e bevande.
Si ricavano da diverse parti delle piante: semi, radici, foglie, frutti, corteccia o bacche.
Le erbe aromatiche, come basilico o prezzemolo, sono invece piante vere e proprie che si trovano in natura e che vengono utilizzate in cucina soprattutto fresche, aggiunte in genere verso la fine della cottura o addirittura a cottura ultimata;
Quali proprietà conferiscono?
Le proprietà attribuite alle spezie derivano dalla concentrazione dei micronutrienti presenti al loro interno, e dalla presenza di principi attivi. Le caratteristiche nutrizionali variano da spezia a spezia, ma tendenzialmente le spezie sono una fonte di sali minerali, vitamine, fibre e sostanze antiossidanti.
Proprietà pro-digestiva: cumino, curcuma, pepe e cannella hanno tutte un’elevata capacità di favorire il transito intestinale. Il cumino presenta capacità digestive ed antispastiche, mentre il pepe stimola la secrezione di enzimi digestivi e della bile, favorendo un più rapido assorbimento degli alimenti.
Proprietà antiossidante ed antinfiammatoria: peperoncino, curcuma, cumino e zenzero presentano spiccate proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti. In particolare la curcuma mostra un effetto immunomodulatore ed antinfiammatorio, in particolare sul tratto intestinale, mentre lo zenzero è utilissimo per contrastare i sintomi da raffreddamento.
Aumento del senso di sazietà: insaporendo le preparazioni, le spezie influenzano il senso di sazietà, aumentandolo.
Assenza di calorie: le spezie non contengono calorie, e possono essere utilizzate in un regime ipocalorico per migliorare il gusto dei piatti senza eccedere in condimenti.
….. e tanto altro ancora!
Spezie e sale: cosa è necessario sapere?
Utilizzare le spezie per insaporire i piatti è un’ottima soluzione per ridurre il quantitativo di sale in cucina. Il consumo eccessivo di sodio rappresenta un rischio per la salute determinando un aumento della pressione arteriosa(con conseguente aumento del rischio cardiovascolare!!), compromettendo la funzionalità renale e causando una maggiore ritenzione idrica nei tessuti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare la quantità giornaliera di 5g di sale da cucina ma si calcola che gli italiani, in media, ne assumano circa 10g al giorno.
Come integrare le spezie nel proprio regime alimentare?
La regola principale è la più semplice: la moderazione.
Nessuna spezia è a priori dannosa, utilizzando le diverse spezie nella giusta quantità ridurremo così il quantitativo di sale e condimenti e, inoltre, svilupperemo la nostra componente gustativa.
Le spezie, se utilizzate in grandi quantità, possono però provocare disturbi quali reazioni allergiche, nausea, gastrite, sudorazione e diarrea quindi non esagerare con il loro utilizzo.
Come conservarle?
Preferibilmente all’interno di contenitori di vetro, meglio se dotati di chiusura ermetica per preservarne meglio aroma e proprietà organolettiche, in un luogo fresco, asciutto e buio, a temperatura ambiente. La luce, specie quella diretta, così come il calore e l’umidità le deteriorerebbero. Per lo stesso motivo, sono da evitare contenitori in plastica e sacchetti.
Come usarle in cucina?
Le spezie possono essere usate sia fresche che essiccate. Alcune si prestano di più al consumo fresco (per esempio il rafano), altre più al consumo essiccato (per esempio lo zafferano).
Aromatizzare bevande quali il tè (sia freddo che caldo), tisane, smoothies, cocktail (sia alcolici che analcolici) con spezie quali la cannella e i chiodi di garofano;
Insaporire primi piatti quali il riso, il farro e la quinoa;
Insaporire la carne, il pesce e le verdure;
Insaporire frutta o dolci (torte, gelati, budini);
Esempi:
- Risotto allo zafferano;
- Spaghetti aglio, olio e peperoncino;
- La pasta cacio e pepe o all’arrabbiata;
- Carne bianca (pollo, tacchino): spezie che non sovrastino il sapore delicato ad esempio il curry, la cannella, lo zafferano, curcuma, pepe bianco e nero (esempio: pollo al curry);
- Carne rossa (una volta a settimana al massimo!): abbinata a spezie quali il finocchietto, il cumino, il coriandolo, lo zenzero o l’anice;
- Vellutata di verdure e curry;
- Curcuma nell’impasto del pane;
- Falafel (polpette di ceci che hanno tra gli ingredienti il cumino);
- La salsa tzatziki (preparata con yogurt greco e cetrioli e aromatizzata con l’aneto);
- Mela con la cannella o con la vaniglia;
- Frittelle di zucchine e feta con aneto, menta e prezzemolo;
- Verdure ripiene di riso al forno e timo;
- Caponata di peperoni, zucchine e melanzane con maggiorana;
- Melanzane alla griglia con menta e/o basilico.