Insospettiti da un insolito incremento di bisarche all’imbarco di Savona, la Guardia di Finanza ha intensificato i controlli per risalirne all’origine.
Dai controlli effettuati durante l’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza di Savona e dalla Agenzia delle Dogane, è emerso un traffico di rifiuti speciali e pericolosi.
La merce, proveniente dal Centro Europa, era diretta verso il Medio Oriente ed era opportunatamente nascosta all’interno di furgoni caricati poi sulle bisarche.
A insospettire ulteriormente i finanzieri che effettuavano i controlli, il fatto che i portelloni di carico fossero quasi tutti chiusi con lucchetti e alcune serrature delle portiere addirittura saldate.
I furgoni contenevano motori e targhe di autovetture, verosimilmente rubate in altri Stati, e altro materiale diretto in Libia e Libano.
L’operazione ha portato al sequestro di 33 tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi e al sequestro di 21 veicoli utilizzati per il trasporto e l’occultamento del materiale.
Denunciati gli autisti, di nazionalità lituana, bosniaca e serba, per traffico illecito di rifiuti e per ricettazione.